Devo ammettere in tutta onestà che non e’ proprio uno dei miei piatti preferiti,ma, poiché adoro i fagioli,questa ricetta mi fa apprezzare anche la trippa.
Si tratta di una super collaudata ricetta di famiglia, la trippa con i fagioli di Spagna, succulento piatto sempre molto apprezzato
TRIPPA ALLA LIGURE CON I FAGIOLI
- 400 gr di trippa
- 1 carota, 1 cipolla, 1 costa di sedano
- rosmarino
- 1 spicchio d’aglio ( facoltativo )
- 400 gr di pomodori pelati
- 100 gr di pinoli
- 400 gr di fagioli di Spagna già cotti
- 1 bicchiere di vino bianco
- 1 bicchiere di brodo
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
ESECUZIONE
Tritate molto bene tutti gli odori e parte dei pinoli,il rosmarino e l’aglio
Soffriggete il una pentola di coccio con 1/2 bicchiere d’olio evo ( se volete potete usare meno olio, ma la trippa ne richiede parecchio)
Quando il tutto sarà dorato,unite la trippa ben pulita e tagliata a listarelle ,fate ben insaporire e sfumate con il vino bianco.
Quando l’alcool sarà evaporato,aggiungete i pelati ed il concentrato diluito in un po’ di brodo caldo.
Aggiustate di sale e cuocete a pentola coperta e fuoco dolce per circa 30 minuti.
A questo punto, scolate i fagioli di Spagna dal liquido di conservazione ed uniteli alla trippa.
A parte soffriggete dolcemente i restanti pinoli con un rametto di rosmarino.
Proseguite la cottura della trippa per altri 10 minuti, quindi prima di servire, irrorate il tutto con l’olio caldo profumato al rosmarino e pinoli.
Nella tradizione ligure vi sono molte ricette di trippa, ma quella che secondo me e’ molto interessante, è ” la trippa alla sbira ”
Si tratta sicuramente di un piatto da intenditori e chi apprezza la trippa, lo troverà entusiasmante perché esalta al massimo il gusto di questo prodotto cotto in purezza.
Pare che la sua origine sia della fine del 1400, quando dall’oratorio di Sant’Antonio detto dei birri, uscivano coloro che, avendo terminato l’accademia, sarebbero diventati guardie carcerarie, soprannominati ” sbirri ”
Si considera anche che ,data la sua bontà ,fosse l’ultimo piatto concesso ai condannati a morte nel Medioevo!
La ricetta e’ talmente semplice che sono certa,vorrete provarla:
Fate bollire la trippa con sedano, cipolla, alloro e carota per circa 2 ora a fuoco basso ed a tegame coperto.
Salate e pepate.
Nel frattempo abbrustolite le fette di pane, mettetelo nel piatto e conditelo con olio,formaggio grana grattugiato ,sale pepe.
Versate il brodo e la trippa sul pane e consumate caldo
Alcuni aggiungono un soffritto con pinoli e funghi secchi per insaporire maggiormente il piatto ,ma la ricetta antica non li prevedeva .
BUON APPETITO A TUTTI……DOPPIO QUESTA SERA !
La trippa mi piace a patto che sia fatta con criterio e non c’è nulla di meglio di una collaudata ricetta di famiglia per gustarla. La proverò di sicuro.:-)
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Grazie mille master,provala,vedrai ti piacerà
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La mia mamma andava pazza per la trippa, anche dopo che è rimasta sola ha continuato a cucinarla, solo per lei perché a noi non piace e se la surgelava per poterla avere a disposizione quando le veniva la voglia di questo piatto che anche a Verona è una tradizione.
Brava Tiziana.
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Ad essere sincera,ame non piace la trippa ma mio marito l’apprezza molto ….va da se che a volte la cucino,anche se mangio solo i fagioli!!!!!
Grazie del complimento cara Silva!
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Voglio piangere…adoro la trippa, ma non la cucino perchè piace solo a me, e perchè mio marito non può sentirne neanche l’odore…Che devo farci???
La mangio ogni tanto quando la cucina mio papà (anche a mia madre fa puzza, quindi la lascia cucinare), ma lui mette anche i capperi, che da noi abbondano!!
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Grazie Lucki, adoro i capperi la proverò come la fa il tuo papà !!!!
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