Vi ho già detto molte volte che quando ero bambina in casa c’era una cuoca, la mitica Pina, napoletana. Come tutti i partenopei oltre alla passione per la cucina aveva quella per il canto. Grazie a lei ho imparato un repertorio di canzoni napoletane da fare invidia al più poliedrico tra i cantanti. Avevamo escogitato un giochino segreto: a seconda della canzone che intonava io sapevo cosa ci sarebbe stato a tavola. Per annunciare la pasta e fagioli alla napoletana, il corrispettivo canoro era Tu vo fa l’americano del maestro Carosone. Pina asseriva che il ritmo allegro e simpatico della canzone era in perfetta sintonia con il gusto delicato ed intenso del piatto.
Io non so dirvi se ciò fosse vero o se lei escogitasse queste trovate per incuriosirmi ed invogliarmi ad assaggiare ogni suo piatto. Sta di fatto che di tutte le meraviglie che preparava ho ancora oggi dei meravigliosi ricordi e non solo… anche dei fastidiosi kg!
PASTA E FAGIOLI DELLA PINA
- 400 gr di fagioli cannellini
- 1 cipolla
- 1 scalogno
- 1 spicchio d’aglio
- 1 costa di sedano
- 100 gr di polpa di pomodoro
- 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
- 300 gr di pasta mista
- 1 cucchiaino di origano
- olio evo
- peperoncino
- sale pepe
ESECUZIONE
Lessate i fagioli dopo averli tenuti a mollo per una notte e conservate il loro brodo. Tritate la cipolla, lo scalogno, l’aglio, il peperoncino ed il sedano e metteteli a rosolare con l’olio evo.
Unite la polpa di pomodoro ed il concentrato e fate restringere per circa 10 minuti. Salate il sugo.
Unite al sugo ottenuto il brodo di fagioli e portate ad ebollizione.
Quando inizierà il bollore, unite i fagioli, quindi la pasta e fate cuocere per il tempo di cottura della pasta mista mantenendola al dente.
Aggiustate di sale, date una spolverata di pepe e terminate con un cucchiaino di origano secco, lasciate riposare qualche minuto prima di servire.
Per essere certi che la pasta non attacchi alla pentola, procedete nella cottura come per il risotto mescolando frequentemente. Nella pasta e fagioli tradizionale non è prevista l’aggiunta di formaggio, ma se lo gradite un po’ di caciocavallo grattugiato non ci sta assolutamente male. L’uso della pasta mista è quasi indispensabile, ma anche i ditali stanno molto bene con i fagioli. L’importante è l’uso di una pasta che abbia le stesse dimensioni dei fagioli perché i gusti si riescano ad amalgamare al meglio.
Buon Appetito!
Buonissima. Da noi la pasta mista è difficile da trovare, quando mi capita di vederla ne compro sempre un sacchetto!
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Che buonaaaaa!, la faccio spesso in Inverno con i tagliolini “fatti a mano” alla farina di castagne e grano saraceno”, ricetta antichissima di mia nonna, grazie ricettina per stasera… a presto
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Manuela……lo dici così???? Per favore, dacci questa ricetta antica,gli antichi sapori sono una risorsa che non dobbiamo dimenticare!!!!
Ciao cara, buona serata
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ok Tiziana, la preparo e prima possibile la pubblico al prox post
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Anch’io vojo fa’ l’americana e assaggiare questa minestra, già invitante per il colore!
La pasta mista adesso è una sciccheria, ma nel dopoguerra era prassi comune cuocere insieme tutto quello che avanzava in fondo ai pacchetti di pasta, per non sprecare e non tenere troppo a lungo in dispensa i rimasugli.
Quando raccontavo queste cose, i miei figli da piccoli chiedevano preoccupati: Ma eri povera? Invece eravamo piuttosto benestanti, ma allora si faceva economia un po’ per principio e per abitudine, vero?
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Verissimo Silva,gli usi ed i costumi erano davvero diversi rispetto ad ora…..pensandoci bene, non saprei dire cos’è o cos’era meglio!!!
Ciao cara,un abbraccio
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guarda…..con il tempo fa…con i giorni della merla…con l’appetito che mi ritrovo in questo periodo…una generosa porzione di questa squisitezza napoletana ci starebbe come il cacio sui maccheroni!!!!!!!
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adoro questa minestra, che ho assaggiato e mi è stata insegnata da un’amica napoletana.
Però la mia ” minestra del cuore”, con i fagioli borlotti, era ed è quella che si mangia nel mio piccolo paesino marchigiano ( provincia di Pesaro) dove ancora si va in estate, dove ho ancora la casa dei nonni, bisnonni ecc. ecc.Quando, da piccolina, non volevo stare a genova con i miei genitori e, quindi, trascorrevo mesi e mesi dalla nonna, andavo all’asilo lì e la cuoca meravigliosa ( si chiamava Adalgisa, pensa che nome!)ce la preparava e ce la serviva in grandi ciotole di vetro. La mamma la cucina benissimo, io ci provo……Minestra di riso, patate e fagioli. Un sollievo per l’anima. Emanuela
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Manuela cara, dopo i passatelli che ho messo nel mio quaderno del cuore con la denominazione di ” passatelli Emanuela” aspetto la pasta è fagioli che chiamerò ” pasta e fagioli nonna Adalgisa”!!!!!!!
Grazie mille Emanuela un abbraccione a te!!!!!
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Deve essere buonissima. La proverò e ti farò sapere !!
Grazie mille per la ricetta !!
Felice giornata
Angela
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Angela, mi fa molto piacere che tu voglia provarla….aspetterò con ansia il tuo giudizio!!!
Grazie mille a te per la visita e ti aspetto ancora!!!! Ciaoo
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Buona la pasta e fagioli!!! Io, di solito, ci passo un po’ di fagioli dentro il brodo…. viene più densa ma non so se la versione napoletana lo prevede. Comunque mi piace in tutti i modi e in tutte le lingue!! Grazie delle belle ricette che ci regali, un abbraccio!!
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Carissima Silvia, la versione napoletana credo proprio che preveda un po’ di fagioli passati, io l’ho fatta così perché mi sembrava abbastanza densa!!!!
Ciao cara amica, ti mando un bacione!
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