Una delle più importanti risorse della nostra cucina è sicuramente il riso. Lo prepariamo in mille modi, dall’antipasto al dolce tutti squisiti, sia i tradizionali che i più fantasiosi.
Ormai mi conoscete, io sono tradizionalista quindi oggi vi propongo una torta di riso della tradizione rurale toscana. Veniva definita lo “sfamafamiglie “, il “budinone” che si preparava nei poderi per i braccianti che alla fine della giornata lavorativa, si recavano alla casa del fattore e lì trovavano questa bontà, magari abbinata ad un bicchierino di vin santo.
TORTA DI RISO DEL CHIANTI
- 1 L di latte intero
- 250 gr di riso vialone nano
- 150 gr di zucchero
- 4 uova
- 1 bacca di vaniglia
- 100 gr di uvetta ( facoltativo)
- 100 gr di canditi ( facoltativo)
- 50 gr di burro
- 1 buccia di arancia grattugiata
- una manciata tra pinoli, noci e mandorle tritati
- 4 cucchiai di liquore all’anice ( o qualsiasi altro aroma preferiate)
ESECUZIONE
Mettete in pentola il latte con la bacca di vaniglia ed il riso e fate cuocere sino a quando il liquido si sarà consumato ed il riso sarà stracotto.
In una ciotola mischiate metà dello zucchero con la frutta secca tritata, unite al riso il burro e mantecate bene, quindi fate raffreddare.
Nel frattempo montate a neve gli albumi con un pizzico di sale.
Sbattete i tuorli con il restante zucchero sino a quando saranno diventati spumosi.
Unite al riso ormai freddo da dove avrete tolto la bacca di vaniglia, il liquore e la buccia d’arancia, l’uvetta (fatta rinvenire in precedenza nel liquore all’anice) ed i canditi.
Aggiungete i tuorli e lo zucchero e quando tutto sarà ben mischiato, aggiungete anche gli albumi girando dal basso verso l’alto. Imburrate una teglia da pastiera non troppo alta ma abbastanza larga e passatela con farina di riso e versate il composto. Cuocete in forno caldo a 170° per 40 minuti.
Sformatele quando sarà fredda e cospergetela con zucchero a velo prima di servire.
Io non ho messo l’ uvetta ed i canditi, ma solo la frutta secca tritata. E’ venuta comunque molto buona. Ho cercato di caramellare la torta una volta sfornata ma ho sbagliato i tempi e ho dovuto per questo levare la parte bruciata, però se voi siete esperte con il cannello e riuscite a gratinare bene senza rischi, la torta acquista moltissimo in gusto.
Buon appetito!
E’ sempre una buonissima torta. Un po’ sbruciacchiata è più “umana”!
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Si è molto buona, se fossi riuscita a caramellarla la sarebbe stata ancora di più!!!
Ciao, grazie della visita!
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La torta di riso è una delle mie preferite, a Bologna si mangia quando si fa festa!
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Ines, lo so, la ricetta della torta di riso dell’Emilia è davvero ottima, si, hai ragione, la vostra torta è la torta della festa!!!
Ciao, grazie della visita
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Perdonata per quel piccolo neo perché la torta deve essere buonissima!
Buona serata Tiziana.
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Verissimo Silva, la torta era ottima…ma la cucina invasa dal fumo!!!!!!
Ahahah, ciao, buona notte!
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Una bomba Tiziana. Con una fetta tiri avanti tutto il giorno 🙂
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Non credere Emanuele, contrariamente all’apparenza, è davvero light!
Provala e fammi sapere. ciaooo
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Deve essere veramente buona!
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Giusto Nata, è proprio così ! Ciao
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