Negli anni della nostra giovinezza, ormai persi nella nebbia dei tempi, accadeva spesso che ci si trovasse in casa dell’uno o dell’altro per trascorrere serate all’insegna della musica.
Eravamo tutti giovani con figli piccoli e quasi tutti lontani dalle famiglie di origine, ma tutti con la forza dei vent’anni, avevamo voglia di stare insieme per trascorrere momenti di svago.
Ci eravamo inventati i sabato sera dove cantavamo a squarciagola canzoni stonate, che a noi però parevano da Oscar e, nemmeno a dirlo, con tavolate affollatissime dove ognuno di noi contribuiva con piatti tipici del proprio territorio.
Un collega di mio marito, romano de Roma, preparava spesso un pollo alle cipolla con una ricetta che, a suo dire, aveva “estorto” con le lusinghe ad una notissima ristoratrice di Trastevere e che ,sempre secondo lui, aveva incredibili effetti afrodisiaci!!
Non so proprio se questa fosse una semplice boutade, ma sicuramente so che era una vera bontà………..o era solo la musica????????
Be’, giudicate voi.
POLLO ALLE CIPOLLE DE SORA PIA
- 1 pollo tagliato a pezzetti
- 3 cipolle rosse di certaldo
- 1 spicchio d’aglio
- salvia,rosmarino, timo
- olive di Gaeta
- 1 bicchiere di vino bianco
- il succo di 1 limone
- olio evo
- sale pepe.
ESECUZIONE
Con l’aglio e le erbe aromatiche, fate un trito finissimo, unite il sale ed il pepe e cospargete con questo composto i pezzi di pollo.
Mettete il pollo dopo averlo un po’ massaggiato, in un contenitore ed irrorate con olio evo ed il succo di 1 limone.
Chiudete con un tappo a chiusura ermetica e lasciate così riposare per un paio d’ore.
Nel frattempo tagliate le cipolle a fettine sottili e lasciatele un po’ in acqua calda affinché perdano il loro gusto forte.
Trascorso il tempo di posa del pollo, mettetelo in una padella con la marinata e fatelo insaporire da ogni lato.
Aggiungete quindi le cipolle e, dopo aver fatto amalgamare i sapori, unite il vino bianco e fate andare sino a cottura del pollo a fuoco molto basso.
Se occorre aggiungete un po’ di brodo caldo o acqua calda e 1/2 dado da brodo.
10 minuti prima della completa cottura unite le olive e fate in modo che resti parecchio intingolo
Non dimenticate di rifornirvi di parecchio pane, magari fate voi quello con le noci: tutti i commensali si sentiranno estasiati, se poi è vero ciò che dice Pietro…………….
quanto mi ha commosso ciò che hai scritto, amica mia! Perchè mi hai fatto ricordare ” quegli anni lì”, lontani per me come per te….coppie giovani, con bimbi piccoli….e noi tutti con pochissimi soldi……..ma con l’entusiasmo e la gioia e la voglia di stare assieme , di solito a casa nostra, i primi ad averne una e si cenava tutti assieme con Giulia – che ora ha 32 anni – che dormiva nel lettone circondata da giacche, cappotti, sciarpe …..ed il pollo era uno dei piatti principali, sempre: costava poco e si poteva preparare in mille modi!
grazie per questa ricetta, ancor di più per questo tuffo nella giovinezza!
Emanuela ( reduce da un bellissimo ponte dell’Immacolata dai miei nipotini…)
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Tesoro, hai colto perfettamente il senso di questo post : più che una ricetta ho voluto fare un ” Amarcord ” che fa davvero taaaanto bene al cuore!
Grazie per aver condiviso le tue più profonde emozioni!
Un grande abbraccio amica mia!
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Ti ringrazio non solo per la buonissima ricetta ma per avermi fatto tornare in mente le cene con gli amici (proprio cosi’, anche noi, con i bimbi piccoli 😀 ) tutti insieme a mangiare allegramente, bacioni cara, ❤
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Splendida ricetta e bei ricordi: non mi ritrovo perchè non ho avuto né un’infanzia né figli e nipoti… sarà per la prossima volta 😉
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Che bel piatto!
Un saluto Mara
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Mara, che piacere incontrarti qui!!!!
Grazie molto per l’apprezzamanto , ti aspetto , ciao un abbraccio!
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