Come vi ho già detto altre volte, i miei genitori viaggiavano molto per lavoro e diletto, Parigi era sicuramente una delle loro mete preferite, anche perché avevano lì parecchi amici e correva l’obbligo di andarli a trovare !
La prima volta che andai con loro era il ’63 ed avevo 6 anni.
Non scorderò mai più quel meraviglioso viaggio anche perché era la prima volta che mi portavano con loro e non lo avrebbero più fatto,perché partendo il primo di ottobre, io iniziavo la scuola e non potevo fare subito un mese di vacanza .
Il viaggio a Parigi che ho più nel cuore e’ quello fatto con mio marito ed una coppia di amici quasi quarant’anni fa : ventenni squattrinati alla scoperta del mito!!!
Io ero “l’esperta” del gruppo perché potevo annoverare nel mio curriculum, svariati soggiorni in questa splendida città , in più, avendo i miei genitori una casa sulle alture di Cannes, conoscevo bene la Francia, le sue abitudini e la sua cucina.
Per questo motivo tutti si rivolgevano a me per sapere cosa mangiare e dove spendendo poco : l’idea era quella di risparmiare sino all’osso per un gran finale l’ultima sera in un ristorante alla moda con menù a base di ostriche !!!
A questo scopo abbiamo fatto uno studio approfondito, anche se un po’ forzato, sui vari croquet monsieur o croquet madam, omelette in tutte le salse e la mitica Soupe à l’oignon della quale mi sono fatta una cultura non da poco !
Andavamo a mangiarla nei bistrò vicino alle Hales, i mercati generali di Parigi , in questi fumosi ed un po’ puzzolenti locali dove non di rado sentivamo suonare la fisarmonica, abbiamo mangiato una zuppa di cipolle che, francamente, valeva più di mille foie gras !
La ricetta che vi posterò, e’ quella della sorella di mia nonna ,la zia Giovanna ,o Nanette come la chiamavano i francesi, che, dopo il matrimonio con un ristoratore marsigliese, andò ad abitare in Francia e divento’ un’eccellente interprete della cucina d’oltralpe .
la zuppa di cipolle dell’Hales, però era sicuramente irraggiungibile…….mio marito, però, sostiene che la differenza di sapore sta nel fatto che zia Nanette lavava le pentole!!!!!!!!!
SOUPE À L’OIGNON ( zuppa gratinata di cipolle alla francese )
- 3 cipolle bianche o ramate di media grandezza
- 2 foglie di alloro
- 60 gr di burro
- 180 gr di groviera grattugiato
- 1 l e 1/2 di brodo di pollo
- 2 cucchiai di farina
- 1 baguette
- sale,pepe
- noce moscata
ESECUZIONE
Tagliate le cipolle a fettine sottilissime

In una pentola di terracotta, fate sciogliere il burro senza farlo colorire ed aggiungete le cipolle e l’alloro

Mescolate sino a che le cipolle cominciano ad imbiondire
Cospargete il tutto con la farina setacciata ed aggiungete il brodo bollente

Salate leggermente ,pepate e mettete un pizzico di noce moscata.
Fate sobbollire per circa 20 minuti .
In cocotte individuali disponete 2 fette di baguette soffritte nel burro spumeggiante ,copritele con formaggio grattugiato e riempite con il brodo bollente.

Appena il pane sarà risalito in superficie, cospargere ancora di formaggio e mettere in forno caldo a gratinare per alcuni minuti.

Nella mia versione di Soupe à l’ognion non ho usato la baguette ma pane toscano e, soprattutto, non l’ho fritto nel burro ma tostato in forno.
Quest’ ultima volta anziché il groviera ho usato il parmigiano e la mozzarella grattugiati, il risultato e’ stato comunque ottimo.
Come tante altre ricette, si dice che fu Caterina de Medici, da Firenze, a portare in Francia quando andò oltralpe per sposare nel 1533 Enrico d’Orleans, la zuppa di cipolle alla Toscana, piatto di cui lei andava ghiotta!

buon appetito!
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